Le spugne di mare sono un accessorio di bellezza irrinunciabile, perché delicate ed efficaci al tempo stesso. Sono usate in cosmesi per la detersione del corpo e del viso, ma anche sui neonati.
Vai a: Che cosa è – Tipologie di spugne – Perché sceglierla – Come pulirla – Usi delle spugne di mare
Che cosa è
La spugna di mare è in tutto e per tutto un organismo vivente pluricellulare, un invertebrato porifero che si sviluppa e cresce nei fondali marini. Fa parte della famiglia delle Phylum Porifera, nome che deriva dal latino porus e ferre (che significa “portatori di pori”), proprio perché il suo corpo è ricco di pori e canali, attraverso i quali passa l’acqua.
La spugna di mare è un accessorio naturale, biologico ed ecocompatibile, pur essendo di origine animale. La sua ecocompatibilità si spiega col fatto che questi organismi si moltiplicano in maniera rapida e repentina, quindi la loro raccolta, se effettuata in maniera controllata e responsabile, non nuoce all’ambiente marino.
A questo punto, capite bene l’importanza di acquistare solo da aziende realmente etiche, che ne rispettino i ritmi di raccolta, preservandone la crescita.
In particolare vi suggeriamo Cose della Natura e Spugnificio Rosenfeld.
Tipologie di spugne
Esistono svariati tipi di spugne di mare:
- Mediterranea o Caraibica: la differenza tra le due è evidente già nella struttura dei villi, che in quella caraibica sono sottili e allungati. Le spugne mediterranee, grazie alla temperatura del mare e al basso tasso di maree, sono molto più morbide, elastiche, compatte e resistenti.
- Lavata o Sbiancata: dopo la raccolta, la spugna subisce un processo di pulizia e lavaggio, per eliminare eventuali impurità (la spugna lavata è di colore bruno). Quelle che vengono sottoposte ad un trattamento sbiancante, diventano giallognole e la presenza di attivi è leggermente minore (non è necessariamente un male, anzi! Risultano più delicate).
- Fine dama o Arcipelago: la fine dama, come dice il nome stesso, ha pori fini e piccoli, che la rendono più delicata di quella arcipelago, che ha pori più grandi ed è più resistente.
Perché sceglierla
L’uso costante della spugna di mare nella propria skincare contribuisce a rimuovere cellule morte e residui di smog e trucco, migliorare la grana della pelle e la circolazione sanguigna, riducendo le imperfezioni ed illuminando l’incarnato.
Tutto ciò avviene grazie al fatto che le spugne di mare sono ricche di iodio, calcio, sodio, magnesio e potassio.
La loro morbidezza le rende perfette sulle pelli più sensibili, perché non irritano e non aggrediscono l’epidermide.
La durata di una spugna di mare di qualità, poi, è particolarmente interessante: grazie a particolari enzimi marini e all’intricato sistema di canali, le spugne di mare sono definite “autopulenti”, cioè in grado di inibire la crescita di batteri e la proliferazione di muffe, ritornando come nuove dopo un accurato risciacquo.
Come pulirla
Perché la vostra spugna duri a lungo e in salute, sarà sufficiente risciacquarla bene dopo ogni utilizzo (eventualmente con sapone neutro all’occorrenza) e farle regolarmente una pulizia più approfondita.
Ogni 30-40 giorni, infatti, è consigliabile immergere la spugna in una soluzione di acqua e bicarbonato e lasciarla lì per tutta la notte (o almeno per 8 ore).
Trascorso il tempo necessario, basterà strizzarla e riporla ad asciugare, come sempre, in un luogo areato fino al successivo utilizzo.
Usi delle spugne di mare
In base al tipo di spugna scelta, ci sono svariati utilizzi: si può usare per lavare il corpo sotto la doccia, per detergere il viso mattina e sera, per struccarsi, per applicare il fondotinta liquido, per rimuovere maschere viso, per il bagnetto dei neonati, ecc..
Fonti
Cose della Natura
Spugnificio Rosenfeld