L’antica medicina indiana dell’Ayurveda si basa sulla profonda conoscenza del corpo, in relazione con mente e spirito. La salute è, quindi, vista come uno stato di equilibrio tra fattori psicologici, ambientali e fisici.
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Presentazione della disciplina
Questa connessione fa dell’Ayurveda, non solo una scienza per il benessere fisico, ma anche filosofia, disciplina, scienza dello spirito e “scienza di vita” (come dice il nome stesso), proiettata al completo benessere fisico e mentale.
Il termine “Ayurveda”, infatti, è composto da ayu (vita) e veda (conoscenza), quindi letteralmente “conoscenza della vita”: offre una visione completa dell’esistenza, insegnando a comprendere la vera natura dell’uomo ed il suo ambiente, mantenendoli in equilibrio.
Come avrete capito, l’ayurveda si sviluppa in diversi argomenti strettamente connessi tra loro, ma la sua fama nel mondo occidentale è dovuta al fatto che non si è mai presentata come unica medicina da seguire, bensì come complementare, un aiuto ed un sostegno alla medicina moderna.
In effetti, da noi, se si nomina la parola Ayurveda, si pensa immediatamente a preparati a base di erbe e sostanze naturali, massaggi, varie terapie di purificazione, rilassamento e bellezza abbinate alla cosmesi, ma la realtà è che questa disciplina abbraccia orizzonti molto più vasti.
Filosofia
Per la filosofia dell’Ayurveda, infatti, la vita va gestita secondo quattro principali obiettivi:
- Dharma (virtù da seguire, “dovere”)
- Artha (ricchezza della comprensione, benessere/prosperità)
- Kama (felicità)
- Moksha (libertà/illuminazione).
Lo scopo principale dell’Ayurveda è quello di conservare la buona salute e benessere in modo da dare sostegno al perseguimento di questi obiettivi.
L’universo è governato da cinque elementi (etere, aria, terra, fuoco ed acqua) e l’uomo è composto da una combinazione di questi.
Tridosha
Nella materia sono, poi, presenti tre bioenergie principali, chiamate dosha (“costituzione”), composte da varie combinazioni dei cinque elementi.
Queste bioenergie sono chiamate:
- vata, governa il movimento ed ha la predominanza degli elementi spazio e aria
- pitta, governa il metabolismo ed ha la predominanza degli elementi fuoco e acqua
- kapha, governa la coesione, crea la struttura del corpo ed ha la predominanza degli elementi acqua e terra.
La maggior parte degli individui presenta un dosha predominante, che determina la tipologia di base del corpo e il temperamento dell’individuo.
Il normale equilibrio dei dosha corrisponde alla condizione di salute, mentre lo squilibrio di uno o più causa la malattia. Lo stile di vita quotidiano, l’adattamento ai cambiamenti stagionali, la dieta e il contatto con la natura sono molto importanti per mantenere l’equilibrio dei dosha e, quindi, la salute in generale.
Funzioni dei dosha
“Vata” significa letteralmente “movimento”, e origina ogni tipo di movimento nel corpo, comprese la respirazione, il movimento del cibo lungo il tratto intestinale, la circolazione dei vari fluidi, l’escrezione dei materiali di rifiuto, lo scorrere degli impulsi nel sistema nervoso.
Tra le malattie che un eccesso di vata può provocare, ricordiamo la stitichezza, l’insonnia, l’ansia, la depressione, ecc.
“Pitta”, il cui significato è “ciò che scalda”, cuoce o digerisce, è il dosha che governa tutte le funzioni metaboliche corporee: la digestione del cibo, la sensazione di fame e di sete, la vista, la temperatura corporea, le funzioni intellettuali (nel senso della capacità di digerire le idee), il colore della pelle, ecc.
Secondo gli antichi testi dell’Ayurveda, un suo squilibrio può portare a itterizia, eruzioni cutanee, infezioni delle vie urinarie, febbre, acidità, ulcere, ecc.
“Kapha”, il cui significato letterale è “coesione”, “ciò che tiene insieme le cose”, è responsabile della creazione della struttura corporea. Tiene insieme i vari tessuti per dare sostegno al corpo. Kapa è anche responsabile di emozioni come l’amore, la pazienza e la clemenza. Le Il suo squilibrio può causare nausea, anoressia, digestione debole, tosse, difficoltà respiratorie, obesità, ecc.
Utilità dell’ayurveda
Ogni dosha ha delle qualità che riconducono agli elementi che prevalgono in esso.
Conoscendo la composizione e le qualità dei dosha, quindi, diventa possibile metterli in relazione con il cibo e con lo stile di vita che ognuno di noi adotta.
In Ayurveda, infatti, le erbe e le piante (siano esse sottoforma di polveri, infusi, cataplasmi, ecc.) hanno un effetto disintossicante su vari organi e, combinate tra loro, possono essere efficaci addirittura per l’intero organismo.
Ovviamente, il fatto che questi rimedi siano “naturali”, non deve indurvi a credere di poterne abusare: il nostro consiglio è quello di affidarsi a persone esperte, che possano darvi le giuste indicazioni.
Fonti
My-personaltrainer
Joytinat