L’altea (Althaea officinalis) è un’erba perenne, della famiglia delle malvacee, la cui droga è costituita da foglie, fiori e radici. Ha proprietà emollienti, idratanti, lenitive, protettive ed antinfiammatorie. Diffusa in gran parte dell’Europa centro-meridionale, cresce in luoghi umidi e paludosi.
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La pianta
L’altea è una pianta con una folta peluria, che le conferisce un aspetto vellutato. Ha un fusto che può raggiungere al massimo 1,5 m, semplice o poco ramificato. La radice è crassa, formata da più fusi giallastri e contorti, che però all’interno sono bianchi. Le foglie si diversificano in base alla posizione sulla pianta e i fiori, grandi al massimo 3-5 cm, sono formati da un calice di cinque sepali rinforzato da un calicetto di sette-dodici lacinie e da cinque petali di colore variabile dal bianco rosato al porporino. Il frutto è formato da numerosi acheni disposti circolarmente uno vicino all’altro, (10-20 cocchi) hanno la forma di reni e il guscio crostaceo.
Storia
Guardando l’etimologia del suo nome botanico, notiamo che la parola greca Althain significa “curare”. Le sue proprietà erano, quindi, famose fin dall’antichità, quando le sue foglie erano considerate un cibo prelibato. Fu ampiamente coltivata per tutto il Medioevo, soprattutto nei giardini dei monasteri, perché veniva utilizzata per curare piaghe, febbri, tosse, congestioni delle vie respiratorie e mal di testa.
I principi attivi sono concentrati nelle radici, che già negli scorsi secoli venivano polverizzate e impiegate nella preparazione di caramelle morbide per combattere le infiammazioni del cavo orale o per i più famosi marshmallows.
Proprietà
Gli estratti della radice di altea, come accennato, contengono amido, pectine, mucillagine, zuccheri, grassi e tannini. Le mucillagini soprattutto conferiscono alla pianta proprietà emollienti, lenitive e protettive, molto apprezzate anche in cosmesi.
Utilizzi e preparazione
Grazie alle mucillagini, l’altea si presta benissimo come impacco per capelli: questi risulteranno corposi, soffici, setosi e lucenti perché apporta idratazione e nutrimento.
Per i nostri papponi, si può miscelare con altre erbe ayurvediche per ottenere un composto più cremoso, senza colature indesiderate.
Preparare il composto è semplice: basta miscelare la quantità desiderata con acqua calda fino ad ottenere una pastella non troppo densa. Successivamente si lascia riposare per 12/24 ore in modo tale che raggiunga la corretta idratazione. Infine, si applica sui capelli detersi e umidi, lasciandolo in posa coperto con la pellicola trasparente per 20/45 minuti.
Si possono realizzare anche delle tisane utili a contrastare le infiammazioni del cavo orale e digerente e dei decotti contro pelle irritata, secca, scottature e piaghe.
Fonti
Cure-naturali
My-personaltrainer
Phitophilos
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