Negli ultimi anni si è sentito parlare spesso di formaldeide e di quanto sia consigliabile evitare questo ingrediente, che è un composto organico presente in un sacco di prodotti cosmetici, detergenti per la casa, alimenti, carta, plastica, fertilizzanti, mobili e tanto altro.
Ma sappiamo davvero che cos’è e perché bisogna evitarlo?!
Vai a: Che cos’è – Cessori di formaldeide – Perché evitarli – Regolamento europeo – Nomenclatura INCI – Conclusioni
Che cos’è
La formaldeide è un’aldeide, che si trova in natura sotto forma di gas come prodotto del metabolismo ossidativo di molti sistemi viventi e dei processi di combustione. La formaldeide nell’ambiente ha una durata breve, infatti nell’aria viene rimossa da processi fotochimici, da precipitazioni ed è facilmente biodegradabile.
A livello industriale viene utilizzata in soluzione acquosa al 37%, che è nota con il nome di formalina (o formolo). La formaldeide ha un alto potere battericida e per questo motivo trova largo impiego in diversi settori. È uno dei conservanti più utilizzati in ambito alimentare (denominato E240), è usata per la produzione di tessuti, in medicina per la conservazione di materiale biologico e per la produzione di vaccini, viene impiegata come addensante nella produzione di resine sintetiche per mobili e superfici. Trova impiego anche in ambito cosmetico e domestico: infatti è presente negli smalti, per facilitare l’indurimento ed evitare che si sfaldino, nei prodotti liscianti per capelli, nei bagnoschiuma, negli shampoo, nei prodotti igienizzanti e detergenti per la casa e in molti altri prodotti.
Cessori di formaldeide
Ci sono poi altre sostanze che rilasciano molecole di formaldeide in modo indiretto; queste sostanze sono note come cessori di formaldeide. Essi rilasciano questa molecola attraverso la loro decomposizione o associandosi con altri elementi. Queste sostanze si possono trovare in molti prodotti, in quanto vengono utilizzati come conservanti e sterilizzanti.
Perché evitarli
Negli ultimi anni si è scoperto che la formaldeide ha degli effetti tossici molto pesanti sulla salute dell’uomo. Nel 2004 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato la formaldeide come sostanza cancerogena del gruppo 1 (ovvero che può provocare il cancro).
La formaldeide è altamente corrosiva e ha un odore molto forte e fastidioso. La sua inalazione provoca irritazione agli occhi e alle mucose, arrivando a dare disturbi come asma e problemi ai bronchi. La sua inalazione diventa pericolosa quando ci sono concentrazioni nell’aria superiori a 0,1 ppm. L’ingestione o l’esposizione a quantità consistenti sono potenzialmente letali.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato, come limite massimo di concentrazione di formaldeide accettabile, 100 microgrammi/metrocubo (pari a 0,1 parti per milione – ppm).
Regolamento europeo
Il regolamento europeo non vieta l’utilizzo di questa sostanza nei prodotti cosmetici, ma ne definisce la percentuale massima utilizzabile.
La normativa europea afferma quanto segue: “Tutti i prodotti finiti contenenti formaldeide o sostanze che liberano formaldeide devono obbligatoriamente indicare sull’etichetta la dicitura: «contiene formaldeide», qualora la concentrazione di formaldeide nel prodotto finito superi lo 0,05 %”.
Le percentuali stabilite dalla normativa europea sono le seguenti:
- 0,1% nei prodotti per il cavo orale “da non usare negli aerosol”
- 0,2% altri prodotti
Nomenclatura INCI
La formaldeide negli inci si trova con i seguenti nomi:
- Formalina
- Aldeide formica
- Aldeide metilica
- Formolo
Per quanto riguarda i cessori di formaldeide ecco i nomi dei principali:
- 2-Bromo-2-Nitropoane-1,3-Diol (Bronopol)
- Diazolidinyl urea
- Imidazolidinyl urea
- DMDM Hydantoin
- Quaternium-15
- Benzylhemiformal
- Methenamine
- Sodio idrossimetil glicinato (Sodium hydroxymethyl glycinate)
Conclusioni
Da quanto si evince dalla normativa vigente queste sostanze nocive, non solo sono ammesse, ma se contenute in piccole quantità si possono tranquillamente trovare negli inci senza l’obbligo di segnalarne la presenza all’interno del prodotto.
Dal momento che questa sostanza è praticamente ovunque, noi di Incitiamo al Bio la evitiamo laddove è possibile, ovvero nei nostri cosmetici. Per questo è molto importante leggere scrupolosamente tutto l’inci dei cosmetici, per valutare non solo la qualità degli ingredienti, ma anche il loro impatto sulla nostra salute e sull’ambiente.
Fonti
Macrolibrarsi
Ministero della salute
Passionenaturale
Wikipedia